Malformazione vascolare: il laser può fare tanto, soprattutto per i bambini   Cosa é una malformazione vascolare? La malformazione vascolare può essere congenita o acquisita e si manifesta come una anomalia dei micro vasi venosi e arteriosi del derma. Essa può riguardare qualsiasi parte del corpo ed insorgere già in età neonatale. E’ fondamentale intervenire tempestivamente sulla malformazione, sia nei soggetti adulti sia nei neonati, per una efficace soluzione. Quali sono le manifestazioni visibili? La malformazione vascolare più diffusa è di origine congenita e può ad esempio determinare una modificazione  solo “estetica” delle aree interessate. E’ il  caso delle malformazioni vascolari capillaro-venose. In altri casi, il coinvolgimento è più significativo perchè vasi anomali non sono solo superficiali, ma hanno origine da strutture profonde, con caratteristiche variabili sia per il tipo di vaso che compone la malformazione (venoso, linfatico, arteriolare  o da combinazione di queste), che per i valori di pressione sanguigna all’interno della lesione stessa. Le malformazioni più profonde vanno più frequentemente incontro a complicanze, quali  ulcerazioni o sanguinamenti. E la malformazione acquisita? Essa può manifestarsi sottoforma di angiomi spyder, che sono spesso presenti nei soggetti (anche bambini) a pelle chiara, e di angiomi rubino, dovuti a “fragilità capillare”, a piccoli traumi locali o a  patologie che coinvolgono la funzionalità epatica e la coagulazione. E’ vero che regrediscono sempre con l'età? In realtà no, ciò avviene solo in minima parte e sulla base del tipo di malformazione. Sono poche le anomalie vascolari presenti alla nascita che vanno incontro realmente a regressione spontanea poiché tutte queste condizioni hanno una caratteristica evolutività. Le MAV (malformazioni artero-venose) sono lesioni vascolari benigne formate da vasi malformati, ma hanno quadri clinici particolarmente rari e complessi. Non vanno mai incontro a regressione spontanea, ma tendono a crescere con l’età. Nell'infanzia è perciò importante la diagnosi differenziata con gli emangiomi infantili, tumori vascolari dell'infanzia che possono regredire spontaneamente dopo i sette anni e per i quali sia la prognosi che l'eventuale trattamento è...

Dott. Bernè, l'intervento tradizionale per curare le emorroidi incute ancora molto timore: perché? Perchè la sua fama non è delle migliori. In effetti in passato provocava un notevole dolore post-operatorio, ma oggi in realtà non è più così. Affidandosi a mani esperte, infatti, al passo con i tempi, si può fruire di tecniche che garantiscono fastidi e dolori contenuti quantomeno per le emorroidi di 1° e 2° grado. Per i gradi più gravi (3° e 4°) l’intervento tradizionale resta però l’unico in grado di risolvere il problema in maniera soddisfacente.   Che vantaggi da il laser nel trattamento delle emorroidi? Il vantaggio principale è il non dover rimuovere le emorroidi malate, che semplicemente vengono chiuse con una nuova procedura ambulatoriale, quindi senza suture e punti interni.   Le emorroidi sono una infiammazione molto comune dei vasi del canale anale, di cui dopo il mezzo secolo è piuttosto frequente soffrire. La richiesta di procedure mini-invasive è in costante crescita e il laser è senza dubbio lo strumento per eccellenza in tal senso.   Una sonda doppler monouso consente di identificare le diramazioni dei vasi emorroidali ammalati e di curarli selettivamente. L’energia laser a fibra ottica fotocoagula ciascuna emorroide con la retrazione del tessuto circostante, così da evitare un eventuale prolasso. La tecnica (chiamata HELP) è sicura, efficace e dai risultati immediati. Non è necessario il ricovero ed è sufficiente l’anestesia topica, cosa che riduce sensibilmente eventuali complicazioni. Il decorso post-operatorio è più veloce rispetto alle procedure chirurgiche tradizionali, con minori disagi e minor dolore per il paziente.   E per quanto riguarda le fistole anali? Il laser è efficace anche nel loro trattamento perché riduce il rischio di recidiva e rispetta le strutture sfinteriali. La metodica prevede l’utilizzo di una sonda laser flessibile del diametro di circa un millimetro che, introdotta lungo tutto il tragitto fistoloso, ne provoca l’afflosciamento mediante calore generato da una bassa potenza di energia. L’intervento ha breve durata, è svolto in anestesia locale più una...

Nella medicina sportiva e in fisioterapia le apparecchiature laser impiegate sono più di una a seconda del tipo di dolore. Quelle maggiormente utilizzate sono: laser a Diodi, CO 2, Neodimio YAG indicati nelle patologie muscolo-tendinee o traumatiche articolari. Le loro caratteristiche tecniche consentono di ridurre la sintomatologia dolorosa attraverso una azione anti-edemigenea e anti infiammatoria determinando la scomparsa della sintomatologia algica in breve tempo. Laser CO2 trova varie applicazioni sempre con ottimi risultati tra cui la terapia antalgica superficiale riflessa. Le radiazioni laser penetrando attraverso i tessuti, senza però danneggiare la pelle, attivano delle reazioni biochimiche sulla membrana cellulare favorendo localmente la liberazione di endorfine, ossia quelle sostanze naturali che attenuano il dolore. La laser terapia rappresenta un presidio terapeutico di notevole efficacia sui sintomi dolorosi dovuti a malattie di tipo infiammatorio quali epicondiliti, artrosi, neuriti e nelle patologie osteo-articolari quali ernie discali, stiramenti e strappi muscolari, distorsioni, contusioni, borsiti. È una metodica terapeutica non invasiva, indolore e priva di effetti collaterali. Favorisce un recupero veloce e un rapido ripristino della funzionalità e un effetto antinfiammatorio duraturo nel tempo. Il numero di sedute a cui sottoporsi è in relazione al problema da risolvere, abitualmente si inizia con dieci a giorni alterni. La durata di ogni seduta è di circa dieci minuti....

La laserterapia vascolare rappresenta una delle maggiori innovazioni, in campo medico, degli ultimi venti anni. Nell’ambito “vascolare” comprende ormai una serie sempre maggiore di sorgenti dotate di altissima specificità in grado di trattare con efficacia, senza dolore e senza effetti collaterali patologie e inestetismi di vario genere tra cui le teleangectasie degli atri inferiori. I capillari dilatati possono essere di origine venulare dal colore blu, presenti prevalentemente nella parte posteriore delle gambe, dietro il ginocchio, oppure arteriolari, di colore rosso e sottili dall’aspetto arborizzato localizzati spesso sulla superficie delle cosce. Ambedue possono essere trattati e scomparire definitivamente con la terapia laser. Le teleangectasie delle gambe, oltre a rappresentare un inestetismo molto diffuso, il più delle volte sono sintomo di insufficienza venosa che richiede una accurata analisi. E’ opportuno, quindi, prima di iniziare la terapia laser, effettuare un approfondimento diagnostico con l’ecodoppler, per conoscere lo stato vascolare-circolatorio generale della paziente e poter stabilire l’apparecchiatura laser più appropriata a secondo della tipologie e qualità dei capillari. Non esiste un solo laser valido per ogni difetto estetico: per le venule blu si riscontrano ottimi risultati con il Neodimio-Yag Long Pulse. Sono dei laser che per la loro specificità agiscono direttamente nel contenuto del capillare determinandone la chiusura del sistema di afflusso del sangue. Il trattamento consiste nel far passare il raggio laser direttamente sui capillari dilatati. Per effetto del surriscaldamento l’apice del vaso malato coagula e si chiude, riducendosi progressivamente fino a scomparire poiché privo di ossigeno. Questo processo biologico avviene in più sedute, sedute non dolorose, si avverte solo un leggero pizzicore che scompare nell’arco di qualche minuto e senza alcun danno alla cute. Per circa due settimane i capillari trattati appariranno più evidenti di prima per poi lentamente scomparire. Terapia topica: per una settimana una pomata a base di ossido di zinco per lenire l’azione infiammatoria e successivamente una normale crema idrante. Per le teleangectasie rosse è preferibile utilizzare laser con incorporato un sistema di raffreddamento a fotermolisi selettiva”. Sono laser che...

Spesso quello che invecchia un volto è un particolare sbagliato: un’ ombra in un punto visibile, piccole rughe del contorno occhi e bocca, la pelle  opaca e spenta. Questo succede  anche in uomini e donne giovani, per i più svariati motivi: lo stress, l’alimentazione inadeguata, l’esposizione  non adeguatamente protetta alla luce solare, la predisposizione familiare o personale, problematiche di salute. Senza andare incontro a trattamenti aggressivi e complicati è possibile migliorare il tono dei tessuti e la luminosità cutanea con pochi e semplici interventi mirati. Le apparecchiature laser attualmente sul mercato consentono infatti di intervenire anche quasi contemporaneamente su più fattori: rimuovere le iperpigmentazioni sfruttando le proprietà dei Q-Switched  e la couperose e le telangectasie del volto impiegando i Dye Laser 595 nm, in poche sedute, per fare un esempio. Ma non è tutto.  Sempre utilizzando i  Dye laser è possibile rinvigorire i tessuti del volto e del collo, andando a stimolare la produzione di nuove fibre collagene. Il tutto preceduto da una delicata dermoabrasione con corindone che rende la pelle più ricettiva senza effetti collaterali spiacevoli e senza bisogno di cure complesse. Per eliminare le fini rugosità del contorno occhi e bocca e per ridare globalmente luminosità al volto hanno grande impatto i trattamenti con la tecnologia del CO2/frazionato, che richiede da 1 a 3 sedute in relazione al grado di invecchiamento.  In genere questo è il trattamento che si esegue prima del week-end. Già dopo 3-4 giorni i segni del trattamento sono quasi invisibili ed il paziente può tornare tranquillamente alle proprie occupazioni. Anche le fibre ottiche trovano il loro impiego, in particolare nel trattamento del contorno del volto, quando sia presente una certa lassità e il cedimento della cute del profilo della mandibola e della regione del mento. Qui siamo in un ambito un poco più invasivo, serve una anestesia locale ( la stessa che pratica il dentista per i suoi interventi) e per due giorni sarà comunque necessaria una medicazione che comprima per 48 ore le...

Cancellare un tatuaggio rappresentava fino a pochi anni fa un grosso problema con il rischio che oltre al dolore potessero permanere o lasciare segni evidenti. Oggi non è più così, con il laser Q-Swiched è possibile distruggere in modo selettivo l’inchiostro utilizzato per i tatuaggi senza lasciare cicatrici. Generando un picco di potenza molto elevata ma di brevissima durata (si parla di nanosecondi) questo tipo di laser riesce a provocare la frammentazione del pigmento colorato e la sua progressiva eliminazione che può avvenire o per via transcutanea, e cioè dalla pelle attraverso il naturale ricambio delle cellule di superficie, oppure grazie all’azione di cellule spazzino esistenti nell’organismo. Vantaggi I vantaggi di questa tipologia di laser sono: ridurre al massimo l’effetto termico, onde evitare cicatrici, agire esclusivamente sul bersaglio mirato senza compromettere i tessuti circostanti, grazie al principio tecnico di fototermolisi selettiva disporre di più lunghezze d’onda in quanto non tutti i colori rispondono al fascio laser con la stessa sensibilità. I fattori che determinano la rimozione radicale del tatuaggio sono vari: estensione del tatuaggio (se le sue dimensione sono ridotte possono essere sufficienti 2-3 sedute da effettuarsi ogni 4-8 settimane, in caso contrario le sedute aumentano notevolmente) tipo e colore dell’inchiostro utilizzati (mono o policromatico) profondità di iniezione del pigmento (tecnica del tatuatore) età del tatuaggio risposta individuale dei colori alla luce laser (generalmente i colori forti come nero, rosso reagiscono velocemente mentre i colori pastello tra cui il giallo necessitano più sedute. Si tratta di una tecnica che, rispetto a quelle esistenti in passato non è particolarmente dolorosa. Il dolore è condizionato anche dalla dimensione del tatuaggio e dai suoi colori. Dopo la prima applicazione la pelle si presenta arrossata, compare un leggero gonfiore ed é necessario proteggere la parte trattata con garze sterili. In seguito si formeranno delle crosticine superficiali che scompariranno entro breve tempo. La terapia post intervento consiste nell’applicazione di un unguento antibiotico per qualche giorno e poi di mantenimento con una crema idratante. Suggerimenti È...

Le chiamano macchie senili, anche se in realtà sono degli accumuli di melanina che in assenza di fotoprotezione si iperpigmentano danno alla pelle un aspetto non omogeneo. Appaiono più frequentemente sul volto e sulle mani, parti del corpo maggiormente esposti, ecco perché si suggerisce di proteggere sempre, anche durante il periodo invernale e in città, la pelle con creme che contengano schermi solari anti UVA e UVB. Appurato che l’esposizione al sole senza protezione adeguata è la prima responsabile delle macchie scure, altri fattori possono essere legati a questo inestetismo, come ad esempio alterazioni ormonali durante una gravidanza, oppure l’uso di farmaci come la pillola anticoncezionale. Queste ultime però, sono macchie che tendono, lentamente, a riassorbirsi perché rappresentano un periodo di interazione tra sole, ormoni e cute; mentre quelle definite senili, hanno tendenza a aumentare e apparire più copiose, soprattutto alla fine dell’estate, quando l’abbronzatura inizia a svanire. Oltre alla prevenzione che consiste nel proteggere adeguatamente (secondo il proprio fototipo) la pelle contro i dannosi effetti dei raggi solari, il laser è la terapia più innovativa e efficace per cancellare le antiestetiche macchie brune. La terapia laser A seguito di una accurata diagnosi dermatologica per determinare la localizzazione del pigmento e quindi il tipo di lunghezza d’onda che deve essere impiegata, i laser Q-Switched sono quelli più adatti. Hanno la particolarità di determinare la frammentazione del pigmento che conferisce la caratteristica colorazione brunastra e la rimozione delle iperpigmentazioni in due-tre sedute. Il trattamento è ben tollerato da chiunque e non deve essere eseguito durante il periodo estivo onde evitare la ricomparsa. Sconsigliata l’esposizione ai raggi solari e a lampade UVA nelle settimane prima e post trattamento. È necessario non assumere farmaci che aumentano la sensibilità della pelle alla luce. Dopo il trattamento si suggerisce di applicare, fino a completa guarigione, una pomata antibiotica....

L’ausilio del laser nella epilazione è il metodo più innovativo per eliminare in modo efficace i peli superflui in tutte aree del corpo anche quelle più delicate quali volto e regione inguinale e ascellare. Il laser, indipendentemente dalla lunghezza d’onda impiegata, agisce solo sui peli in fase di crescita. Il suo scopo è quello di ottenere l’eliminazione del follicolo pilifero e quindi l’epilazione. I risultati e le modalità di intervento variano da paziente a paziente, dal tipo di pelle (colore della pelle, osservando particolari precauzioni oggi è possibile trattare anche pazienti dalla cute olivastra o scura). Dalla tipologia dei peli: i migliori risultati si ottengono su peli spessi e scuri, anche se alcune apparecchiature laser hanno lunghezze d’onda in grado di agire su peli chiari e sottili. Dalla loro fase di crescita, dalla profondità dei follicoli e dalle unità follicolari. È inoltre opportuno, prima di iniziare il trattamento laser, escludere che esistano patologie alla base dell’ ipertricosi. Nel caso in cui sussistano disendocrinie devono essere valutate dallo specialista endocrinologo e trattate consensualmente all’inizio del trattamento laser. I tempi di risposta sono differenti da paziente a paziente poiché esistono variabili soggettive che possono condizionare significativamente il risultato. In media sono richieste dalle 4 alle 8 sedute. I laser utilizzati Alexandrite 755 nm Diodo 808 nm Nd-Yag 1064 nm...

Edemi e ematomi si tende associarli a un trauma subito. In effetti spesso lo sono, anche se non sempre è la sola causa. Si possono verificare edemi secondari da traumi oppure a seguito di interventi chirurgici che coinvolgono i tessuti molli, quali liposuzioni, lifting. Il laser è un ottimo supporto per trattare queste patologie, affiancato a un accurato esame clinico e da una alta professionalità e conoscenza delle apparecchiature da utilizzare da parte dell’operatore specializzato. Il trattamento laser favorisce la riduzione della carica batterica nella zona ulcerata e attraverso un miglioramento della circolazione nei tessuti, questi ricevono più ossigeno e riepitelizzano più rapidamente. Tra gli effetti benefici c’è anche la riduzione del dolore nell’area trattata poiché l’azione del laser andrà a promuovere la liberazione di endorfine e a stimolare l’attività dei capillari linfatici. Ricevono grande giovamento da questo tipo di trattamento i pazienti portatori di ulcere varicose o di complicanze ulcerative del piede diabetico. Non esistono controindicazioni, neppure per portatori di pace-maker o in terapia anticoagulante. I Laser I laser impiegati sono a diodi CO2 ...

La couperose è un in estetismo cutaneo del volto diffuso prevalentemente nelle donne dalla pelle chiara. Si manifesta, in fase iniziale con un arrossamento transitorio degli zigomi fino a diventare progressivamente cronica con dimostrazioni più evidenti come macchie di colore rossastro formate da un groviglio di capillari. La couperose è determinata da una dilatazione di capillari e venule delle guance, del naso e del mento; tende ad accentuarsi dopo i pasti (una sana e corretta alimentazione è l’inizio della terapia) e a seguito di repentini sbalzi di temperatura, vento, umidità, radiazioni solari. (adottare sempre creme con filtro solare anche durante la stagione invernale). Come curarla È innanzitutto necessario fare una accurata analisi per conoscere il grado di teleangectasia, una sua evoluzione è la rosacea che si manifesta con la comparsa di papule sul viso, fino a svilupparsi in una eritrosi, ovvero la presenza di una trama di vasi che conferiscono alle gote un colore rosso-rosato L’esame clinico e con luce polarizzata è fondamentale perché permette il tipo di laser da utilizzare e quante sedute sono necessarie per curare con successo questo tipo di fragilità capillare. Il Laser Il Dye laser e il 532 i.p. sono le apparecchiature che vengono utilizzate nel trattamento delle teleangectasie del volto. È comunque fondamentale valutare il singolo caso poiché dietro un problema apparentemente estetico può celarsi una patologia. La seduta non è dolorosa, solo un leggero pizzicore ben tollerato, e senza effetti collaterali (esempio rossore prolungato e formazione di cicatrici). Non richiede anestesia Due, tre sedute a cadenza mensile sono, abitualmente, sufficienti a cancellare la copuperose e adottare una vita sana e alimentazione corretta per evitare il sorgere di nuovi capillari dilatati....